*♪♫ @รรยภt@'ร รקคςє ♫♪*

Archive for febbraio 2009

Sei stabiese se sai che Catello è un nome di persona;
Sei stabiese se quando hai sete non desidereresti nient’altro che un bicchiere di Acqua della Madonna;
Sei stabiese se il sabato sera prima di ritirarti ti devi assolutamente bere il cappuccione al Bar City;
Sei stabiese se sia in inverno che in estate sei cliente fisso di WanaWana;
Sei stabiese se parcheggi dovunque tranne che sulle strisce blu per non pagare un euro di grattino;
Sei stabiese se nonostante sia sporca e spesso maleodorante, ti fa sempre piacere farti un giro in villa;
Sei stabiese se ti senti sicuro a camminare da solo in piena notte perché sai che nessuno ti farebbe niente;
Sei stabiese se alla vigilia di Capodanno e di Natale ti fai 10 ore a camminare per il Corso salutando gente che non rivedrai più almeno per un altro anno;
Sei stabiese se continui a tifare Juve Stabia anche se è sempre sull’orlo del fallimento ed è fossilizzata in C da generazioni;
Sei stabiese se in estate qualche bagno al Bagno Conte ci scappa sempre;
Sei stabiese se ti piace che le strade siano sempre piene di gente a qualunque ora e in qualunque giorno della settimana;
Sei stabiese se sai che Castellammare ha oltre 25 fonti di acque minerali terapeutiche;
Sei stabiese se sai che sono oltre 30 anni che governa un comune di sinistra;
Sei stabiese se quando parli della tua città dici che è piena di potenzialità che non sfrutta;
Sei stabiese se ti metti a Pozzano nella macchina tappezzata di giornali con la tua fidanzata/o, e dopo aver consumato ti mangi il panino da Tor O’Beach;
Sei stabiese se vai allo Stabia Hall solo di martedì e al Montil solo di mercoledì;
Sei stabiese se in famiglia siete 5 persone ma avete 6 ‘mezzi’;
Sei stabiese se prendi in giro con sfottò scherzosamente ‘razzisti’ i ‘cugini’ gragnanesi;
Sei stabiese se in estate non puoi rinunciare a.. caponata, frutti di mare e lupini agli Chalet;
Sei stabiese se sei attirato dalle bancarelle, anche se sono sempre le stesse, un giro te lo devi fà;
Sei stabiese se ti emozioni e resti incantato ogni volta che dalla croce di Pozzano, vedi il golfo con il Vesuvio e il Castello;
Sei stabiese se ti incazzi ogni volta che, nel periodo dell’Immacolata, passa Fratiell e Surell sotto al palazzo mentre stai dormendo;
Sei stabiese se quando facevi filone al liceo ti trasferivi al Light Break;
·Sei stabiese se, nonostante tutte le sue contraddizioni, per te, Castellammare di Stabia rimarrà sempre la città più bella del mondo
   
Insegnare ad amare è difficile…. Un UOMO c’ha provato è fu CROCIFISSO!!! 
Ciao… Stavo pensando a cosa significa per me avere un blog… Andando in giro da spaces in spaces mi sono accorta che ci sono delle persone che lo usano per dimostrare agli altri quanto è bella la loro vita. Ok, questo lo facciamo un po’ tutti. Ma ho notato in alcuni che (leggendo tra le righe) vogliono ottenere una sorta di riscatto, di vendetta, non so… Nelle parole che scrivono leggo parecchi doppi sensi. Non sto parlando di nessuno in particolare. Ma questo mi fa pensare che in effetti chi vuole dimostrare agli altri qualcosa solo per rifarsi di scottature ricevute in passato in effetti non è che sprizzi proprio felicità da tutti i pori… Cioè voglio dire: bastaaaa! Lasciamo perdere il passato, abbassiaomo le armi, cerchiamo di essere più presenti per chi ha bisgno… Stentare quello che si ha è inutile…
Poi allo stesso modo incontro spaces in cui chi scrive lo fa per il semplice gusto di scrivere, per rallegrare, per CONDIVIDERE (il che è molto diverso dallo STENTARE)…
E a tutte queste persone voglio dire: BRAVIIIIIIII!!! Si, è a questo che serve uno spaces. Ora ho appreso che io sono una di queste persone. Per me avere un blog significa proprio questo: condividere, informare e rallegrare!!!
Salve a tutti…
Volevo raccontarvi la splendida sorpresa che mi ha fatto stamattina il mio amore…
Mi ha svegliata (alle 6.30) e mi ha detto: "Alzati, ti ho preparato la colazione…".
Io mi sono alzata sbuffando perchè mi era passato di mente che era S.Valentino…
Ma me ne sono ricordata non appena ho visto quello che c’era sulla tavola: un tubo di Baci Perugina con un peluche, un mazzo di fiori, cappuccino, cornetti e tutt’intorno alla mia tazza c’era un cuore formato da petali di rosa…
Il mio sbuffare si è trasformato di colpo in sorriso…
Grazie amore… Grazie di rendere sempre speciale ogni mio giorno… Ti amo!!!!
Vivere significa sporcarsi le mani.
Vivere significa buttarsi con coraggio.
Vivere significa cadere e sbattere il muso.
Vivere significa andare al di là di voi stessi… tra le stelle…
Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza,
e questa è una magia.
Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle in sorrisi.
Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce.
Non troverete quello che cercate.
Dovete mettervi carponi dentro,
dove qualche volta c’è un buio spaventoso
e scoprire cose meravigliose su voi stessi…
Leo Buscaglia

Mi sono accorta che io e la mia amica Olga non abbiamo nessuna foto insieme quindi ho deciso di fare un rapido copia e incolla con paint in modo tale da creare una sorta di foto… Almeno ora siamo insieme nello stesso jpg… Hihihi… Olga ti voglio tanto tanto tanto bene!!!!

Kiss kiss kiss…

 

Se … ricordi tutti e cinque i nomi delle Spice Girls (costumi orrendi compresi), Non E’ La Rai con Ambra, i Festivalbar con la Marcuzzi e Fiorello, se giocavi al Nintendo 64 o addirittura con l’Atari, se eri un’appassionata di Beverly Hills 90210 o Merlos Place, se ascoltavi la musica alla radio, massimo col mangianastri, se compravi il Calippo Fizz alla Coca Cola e il Luke, se collezionavi Ciucciotti colorati e di plastica, se i Power Rangers erano il telefilm più bello del mondo e subito dopo venivano Otto Sotto Un Tetto e Willy Il Principe Di Belair, se giocavi con l’hula hoop, se i pattini avevano ancora quattro ruote NON in fila, se guardavi I Miei Mini Pony, Alvin Superstar, Le Tartarughe Ninja, Lady Oscar e Piccoli problemi di cuore, se Barbie era ancora sposata con Ken, se non esisteva mercoledì senza una copia del Topolino (o Minnie&Co o il Giornalino di Barbie), se giocavi a Twister (ed eri ingenuo abbastanza da non pensare a strane mosse), se compravi Cioè e andavi orgogliosamente in giro con tutte le cianfrusaglie che vi erano allegate, se hai visto Titanic almeno tre volte, se usavi gli orecchini stick di gomma, se amavi Blossom e Bayside School, se ricordi chi sono i Five, per non parlare dei Backstreet Boys, se ricordi che non esistevano Internet e gli SMS e ci si chiamava ancora a casa per mettersi d’accordo per le uscite e per farsi dare i compiti a casa quando eri ammalato, se mangiavi la Girella per merenda, se collezionavi i Paciocchini, se gli insegnanti ti facevano leggere I Ragazzi Della Via Pàl, Piccole Donne e L’Isola Del Tesoro, se adoravi il gusto di gelato al puffo, se hai rivisto mille volte la Sirenetta, Cenerentola, Biancaneve, La Bella e La Bestia e Aladdin, se non ti perdevi la solita replica natalizia di ‘Mamma Ho Perso L’Aereo’, se giocavi coi Lego e Crystal Ball (‘con Crystal Ball ci puoi giocare…’), se ti stai ancora chiedendo come facesse Puffetta a soddisfare le voglie di tutti i puffi, se ti ricordi le Buone Domeniche con Columbro e la Cuccarini, se collezionavi schede telefoniche … allora leggi qui!

Lo scopo di questo testo é quello di rendere giustizia ad una generazione, quella di noi nati negli anni ’80 (anno più, anno meno) e cresciuti negli anni ’90, quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto e quelli che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra
, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l’aborto e la nostra memoria storica
comincia coi Mondiali di Italia ’90, con la mascotte Ciao.

Per non aver vissuto direttamente il ’68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne
sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però, ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessun o glielo dice.

Siamo l’ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda,
a giocare a nascondino, a un-due-tre-stella, dimmi-dammi-comandami, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; per un anno intero il nostro armadio aveva solo capi di coore "blu elettrico" e l’anno successivo abbiamo dovuto buttare tutto; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.

Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità

e i pionieri del 3+2…
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso,
vedrai che delusione!).

Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D’Avena e imparato la mitologia
greca con Pollon.

Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo però imparato che cos’è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, i reportage dalla Guerra Del Golfo e dalla Iugoslavia, Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale e siamo state le più giovani vittime di Cernobyl.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man e ai videogiochi nei bar.

Siamo la generazione di Bim Bum Bam, dell’ Albero Azzurro, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence
Hill; quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell’Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male, per non parlare dei Chicchirichì!

Siamo la generazione delle sorprese del Mulino Bianco, di Magnum P.I., di Holly e
Benji, di MacGyver, dell’Incredibile Hulk, di He-Man, di Lamù, di Creamy, di Kiss Me Licia, dei Chebarbapapà, dei Cavalieri Dello Zodiaco, di Tigerman, di Sailor Moon, di Mila e Shiro (e ci chiediamo ancora se alla fine vanno insieme…) … I maschi giocavano con le Micro-Machine, Big Jim e le femmine con la casa di Barbie di cartone ma con l’ascensore. L’ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all’inverosimile per andare in vacanza 15 giorni….

Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti.
Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c’erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni(a volte ce li dividevamo con il compagno di banco), tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottitie tanto meno le rotelle!
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.
Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l’aceto o il Cruz Verde. Non avevamo Playstation, 99 canali televisivi, dolby-surround, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l’acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.



  • Nessuno.
  • εїз__T.ι.z.ι__εїз: Ke bell\'intervento Assunta...E ad ammetterlo mi sn commossa un pò...Purtroppo spesso "noi " ragazzi nn veniamo kapiti..o meglio ci sembra
  • Assunta: Veramente le foto sono 5.... ma cmq....!!!!
  • Simone: 3 urli di munch...